TURISMO RESPONSABILE
Fino a poco tempo fa il turismo alle Maldive era ristretto ai villaggi turistici, isole prima disabitate che vengono adibite a “resort”, dove
tutti i servizi sono offerti all’interno dell’isola, senza contatto con la popolazione locale. Raramente gli ospiti si allontanano dai resort,
gestiti per la maggior parte da multinazionali straniere, i cui ricavi vanno solo minimamente all’economia locale.
Recentemente è avvenuta la legalizzazione di strutture turistiche sulle isole abitate dai locali, per creare nuovi posti di lavoro e
consentire agli abitanti di godere maggiormente dei guadagni derivanti dal turismo.

E’ opportuno rispettare alcune regole di comportamento per evitare di imbarazzare gli abitanti dell’isola. L’Islam è la religione ufficiale e non è ammesso il culto di altre religioni. Il giorno festivo è il venerdì,nel quale i traghetti non effettuano servizio. E’ vietato promuovere o partecipare a qualsiasi attività contraria alla religione musulmana o che minacci la pace o l’armonia degli abitanti. Non è permesso il consumo di droghe, alcolici e carne di maiale. Prima di entrare in una casa vige l’usanza di togliersi le scarpe. Gli uomini indossano generalmente almeno pantaloncini corti e maglietta, mentre le donne indumenti che coprano dalle spalle alle ginocchia. Le ospiti straniere possono indossare il bikini in barca, durante visite ad isole disabitate e nell’apposita “bikini beach” dell’isola di Huraa. Il nudismo ed il topless sono vietati in tutte le Maldive.

AVVISO IMPORTANTE
Non aspettatevi una sistemazione sullo stile dei resort, arriverete in un’isola dove la vita della gente del posto non è quella delle
cartoline pubblicitarie delle Maldive! Vedrete un lato delle Maldive che è totalmente nascosto ai turisti nei resort e che non è
certamente paradisiaco. Le guest house nelle Maldive sono sulle isole abitate dalla popolazione locale, dove non ci sono le risorse economiche dei resort. Appena 100 metri nell’isoletta davanti alla nostra guest house, i clienti del resort pagano 2000 $ a notte!!! Con tutto quel denaro, c’è personale che pulisce le spiagge in continuazione, ci sono impianti sofisticati per il trattamento dell’acqua sanitaria, inceneritori dei rifiuti solidi. In Huraa troverete anche immondizia in giro e un luogo dove questa viene bruciata, come del resto in tutte le isole abitate dai Maldiviani. E’ da notare che Huraa è una delle poche isole dove è operativo un centro di raccolta rifiuti, in quasi tutte le altre i rifiuti vengono buttati in mare o bruciati all’aria aperta. La gestione dei rifiuti è un grande problema per le Maldive, con centinaia di isolette sparpagliate nell’Oceano Indiano e costi elevati di trasporto dei rifiuti via mare al più vicino centro di trattamento di ogni atollo.

Comunque il bagno nella bikini beach di Huraa è in un’acqua cristallina come quella degli adiacenti resort! Il fatto drammatico è
che trovate la plastica anche andando su remote isole deserte, ci sono miliardi di persone nel mondo che usano gli oceani come
discariche, quando la popolazione delle Maldive è meno di 400.000 persone.

Le stanze sono in una casetta secondo lo stile locale, dove è normale che la stanza abbia la finestra rivolta all’interno solo verso il
soggiorno. Sono lo stesso tipo di case dove vivono i Maldiviani, che però spesso non hanno l’aria condizionata, l’elettricità costa troppo!

Spero che possiate capire ed apprezzare gli sforzi delle comunità locali per far crescere le loro piccole attività su queste fragili isole
coralline ed il nostro impegno ad offrire ai viaggiatori il miglior servizio possibile a prezzi accessibili.

Grazie Amici per l’aiuto!